Rubrica Mondiale - Capitolo 3: Francia 1938
di Egidio Ambrosone e Alessandro Montano

L'Italia è sull'orlo di una crisi. No, non mi riferisco a quella economica, politica e sociale che sembra ormai attanagliare il nostro stato. Mi riferisco alla crisi di nervi che tra qualche giorno saremo costretti a vivere guardando l'evento calcistico più atteso degli ultimi 4 anni.
Il Mondiale vedrà
la clamorosa assenza dell'Italia dalla lista dei suoi partecipanti, e
di questo dobbiamo farcene una ragione. Perciò prima dell'inizio
della competizione iridata di Russia 2018, abbiamo pensato di
proporvi una rubrica per ripercorrere le tappe più importanti della
storia dei Mondiali di Calcio, dai suoi esordi, fino ai giorni
nostri.
Siete pronti per questa full immersion tra
gli aneddoti, le curiosità e i personaggi che hanno contraddistinto
la FIFA WORLD CUP?
Dopo una prima presentazione cercheremo di mantenere 3 descrizioni fisse:
L'EROE DEL TORNEO, CURIOSITA', ERANO ALTRI TEMPI.
CAPITOLO 3: FRANCIA 1938
PAESE OSPITANTE: FRANCIA
NAZIONALE VINCITRICE: ITALIA
"Gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio, e le partite di calcio come se fossero guerre." Immaginate se a pronunciare queste parole non fosse stato Winsotn Churchill nel lontano 1933, ma Donald Trump nei confronti dell' Iran subito prima di Russia 2018. Come verrebbero accolte oggi queste parole?
Nel 1938 la situazione politica europea era una vera e propria polveriera, mancava poco allo scoppio della seconda guerra mondiale e i nazionalismi stavano per raggiungere il loro massimo livello di espressione. In un clima reso incandescente dall'inarrestabile ascesa del partito nazista in tutta europa la FIFA decise di assegnare l'organizzazione del 3° campionato Mondiale alla Francia.
Come le edizioni precedenti, anche questa portò numerosi vantaggi al paese ospitante che per l'occasione viene dotato di impianti sportivi e infrastrutture, favorendo l'economia dello stato transalpino; ma lo strascico di polemiche fu ancora maggiore rispetto alle precedenti edizioni in quanto non venne rispettata l'alternanza tra Europa e Sudamerica che la FIFA aveva promesso.
Ancora assenti le compagini britanniche, e ancora offesa la federazione Uruguagia, le squadre che si classificarono per la fase finale furono in tutto 15: FRANCIA, ITALIA, GERMANIA, SVEZIA, ROMANIA, UNGHERIA, POLONIA, BELGIO, PAESI BASSI, CECOSLOVACCHIA, SVIZZERA, BRASILE, CUBA E INDIE ORIENTALI OLANDESI. Grandi assenti la Spagna, dilaniata dalla guerra civile, e l'Austria annessa pochi mesi prima da Hitler alla Germania.
L'Italia fin dall'esordio contro la Norvegia subì l'onta dei fischi del pubblico, in quanto accusata di propagandare il fascismo, ma la nostra nazionale durante il suo percorso ebbe modo di dimostrare la sua supremazia contro avversari di calibro importante: pur non partendo tra le favorite riuscì ad avere la meglio sia dei padroni di casa per 3 reti a 1, sia dei campionissimi brasiliani trascinati dal "Diamante nero" Leonidas, in semifinale per 2a1.
La finale, arbitrata dal sig. George Capdeville, venne giocata a Colombes, nei pressi di Parigi e fu il teatro di uno scontro sugli spalti tra tifosi italiani e anti-fascisti. Venne vinta dagli azzurri per 4 a 2 ai danni dell'Ungheria, una delle squadra più forti del mondo e certificò la netta supremazia del movimento calcistico italiano aldilà delle polemiche di propaganda che accompagnarono la nazionale nel corso della competizione.
La terza edizione dei Mondiali viene tutt'ora ricordata come uno degli esempi più lampanti delle ingerenze che la politica ha avuto nel mondo dello sport. Di lì a poco in Europa scoppierà la seconda guerra mondiale, e lo sport verrà messo da parte. La competizione iridata tornerà solo nel 1950, quando ormai i boati delle bombe sono solo un vago ricordo.
EROE DEL TORNEO: La delegazione brasiliana, al suo completo, che avendo previsto una facile vittoria nella semifinale con l'Italia, comprò in anticipo i biglietti per raggiungere in aereo Parigi, e dopo la sconfitta con gli azzurri si rifiutò di cederli agli italiani costringendoli a raggiungere la capitale francese in treno.
CURIOSITA': Per la prima volta ai mondiali una nazionale asiatica: le Indie Orientali Olandesi parteciparono alla competizione e arrivarono in Europa con un viaggio di 350.000 franchi pagato dalla federazione Francese.
ERANO ALTRI TEMPI: Pochi mesi prima dell'inizio della competizione Hitler annette l'Austria alla Germania nel suo folle progetto politico impedendo cosi al Wunderteam (squadra dei sogni) di partecipare al mondiale. DOPO IL 13 NOVEMBRE 2017 IN ITALIA NESSUNO HA MAI PARLATO DI ANNESSIONE DELLA SVEZIA.